domenica 30 settembre 2012

Parma: la "geniale" trovata del ponte nord

 Parma è una città che recentemente si è distinta per il suo fervore progettuale e costruttivo.
Tra le opere significative di cui abbiamo già parlato spicca il nuovo Ponte Europa, nella zona nord, oltre il ponte della Ferrovia, per collegare due importanti arterie che escono dal centro di Parma in direzione nord, verso la tangenziale e l'autostrada, Viale Europa e Via Reggio.


Si è ritenuto che il nuovo ponte avesse una funzione importante, benché poco più avanti esistesse già il ponte della tangenziale nord.


Ecco dunque la nascita del progetto, ad opera dell'architetto Vittorio Guasti, di un ponte lungo 160 metri destinato ad ospitare una strada a quattro corsie, una pista ciclopedonale all'aperto e un percorso pedonale coperto sul lato sud, su due piani, larghi ciascuno tra i 10 e i 14 metri, destinati ad uso pubblico.
La trovata veramente geniale, l'originalità del progetto, è legata proprio a questo percorso pedonale coperto, che dovrebbe ricreare a Parma, alla periferia della città, collegando due assi viari di transito automobilistico, una sorta di Ponte Vecchio di Firenze, per uffici, negozi, spazi espositivi, addirittura su due piani.
Sarebbe stato troppo facile pensare una cosa simile per il centro cittadino. La genialità della soluzione sta proprio nello spingere i cittadini e i turisti a passeggiare su un ponte che collega una rotonda (su Viale Europa, la principale arteria per l'autostrada) con una strada di normale transito (via Reggio).
Il costo previsto dei lavori era di 25 milioni di euro ed i lavori, ancora non terminati, dovevano concludersi nel febbario 2012, dopo due anni di attività. Molto probabilmente il costo finale sarà più elevato.
Le foto che seguono, riprese dal ponte Bottego e dalla ferrovia, danno una vaga idea dell'opera, soprattutto della sua parte coperta, che ne costituisce il tratto distintivo.
Ma sul sito http://www.parmaitaly.com/ponte-nord.html ci sono fotografie esclusive  molto eloquenti (e, naturalmente, celebrative).





La domanda assillante è: dove finisce il genio e comincia la follia?
(Oltre allo spreco di risorse pubbliche, anche in questo progetto, come in quello della stazione FS, preoccupano gli aspetti psicopatologici).

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