domenica 25 ottobre 2009

La sopravvivenza del pianeta ha il numero 350






Ecco un'iniziativa fondamentale (il testo è tratto da Europaquotidiano):
"Oggi, sabato 24 ottobre, centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo manifestano per chiedere la riduzione delle emissioni di anidride carbonica sul pianeta. Lo fanno partecipando a gare ciclistiche, dibattiti, scalate in montagna, conferenze, partite di calcio, baseball e pallacanestro, lanci collettivi in bunjee jumping, concerti e altre iniziative di ogni genere (3.422 in 176 paesi nei cinque continenti) che hanno in comune un numero, il 350, e l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sulle autorità perché si occupino finalmente del problema.350 rappresenta un rapporto fondamentale per la nostra vita sul pianeta, quello tra le molecole di anidride carbonica (CO2) per milione di tutte le altre molecole presenti nella nostra atmosfera.Se la quantità di CO2 fosse ferma a 350 parti per milione la vita sulla Terra sarebbe ancora sicura, ma sono anni che l’equilibrio è saltato e l’anidride carbonica ha superato quota 390.Gli effetti del cambiamento sono visibili e in continuo aumento, eppure pochi governi sembrano aver capito che è ora di correre ai ripari facendo della questione ambientale il centro della loro iniziativa politica a lungo termine. «350 deve diventare un mantra da recitare appena svegli e prima di addormentarsi», dicono gli attivisti della sede centrale di 350.org a Berkeley, California, capitale del movimento ecologista e polo organizzativo dell’International Day of Climate Action. Quasi tutti giovanissimi e decisi a cambiare le cose diffondendo innanzitutto informazioni scientificamente fondate al maggior numero possibile di cittadini".

venerdì 23 ottobre 2009

L'innalzamento dei mari




Ecco un'altra ottima notizia tratta da La Repubblica del 23 Ottobre 2009 ("La profezia della NASA: 'i mari più alti di 7 metri'" di Antonio Cianciullo):



È chiamato il "padre del riscaldamento climatico". E in effetti finora
James Hansen, 68 anni di cui 28 spesi alla guida del Goddard Institute for Space
Studies della Nasa, le ha indovinate tutte. Nel 1981 scrisse che il decennio
successivo avrebbe segnato un picco di caldo e la previsione si avverò. Poi,
all'inizio dei Novanta, disse che il primo decennio del nuovo secolo avrebbe
battuto il record precedente e anche stavolta i fatti gli diedero ragione.
Speriamo che adesso si sbagli perché lo scenario che disegna è da incubo: un
aumento del livello dei mari di sette metri a fine secolo.




lunedì 19 ottobre 2009

La scomparsa del Polo Nord





"Dopo 73 giorni di lavoro tra i ghiacci del Polo Nord, durante i quali sono stati percorsi a piedi 435 km e raccolti 6.000 dati, le proiezioni sul futuro della calotta polare sono alquanto allarmanti: entro 20 anni, durante l'estate, sarà totalmente libera di ghiacci. Ma già tra una decina di anni i ghiacci estivi saranno notevolmente ridotti. A tali conclusioni sono giunti i ricercatori del Catlin Arctic Survey, che in marzo hanno intrapreso l'avventura scientifica al Polo Nord" ("Polo Nord la fine è più vicina" di Luigi Bignami, La Repubblica, 16 Ottobre 2009).
Ottima notizia, vero?

sabato 17 ottobre 2009

Tutela del paesaggio italiano



"Via libera a nuove colate di cemento sui litorali sardi. Sotto attacco la fascia di 300 metri dal mare. Almeno per possibili ampliamenti di alberghi, residence e strutture turistiche (sino al 25% delle volumetrie esistenti). Secondo il centrosinistra e gli ambientalisti, l'inversione di tendenza rappresenta un primo, durissimo colpo alla legge salvacoste varata nel 2004 dall'ex governatore Renato Soru. A dare il disco verde è stato il consiglio regionale. Il testo sull'edilizia, che in qualche misura comincia ad attuare il piano casa nazionale su scala isolana, è stato approvato ieri mattina: 39 i favorevoli, 20 i contrari, 1 astenuto. Ha votato sì l'intero schieramento di centrodestra che sostiene il presidente, Ugo Cappellacci, a suo tempo fortemente voluto da Silvio Berlusconi come candidato alla guida della giunta sarda." ("Torna il cemento sulle coste sarde" di Piergiorgio Pinna, La Repubblica, 17 Ottobre 2009).
Non era prevedibile?