lunedì 2 novembre 2009

Tutti in coda



Viaggio da Milano a Venezia via Bologna Venerdì 30 Ottobre 2009, partenza verso le otto e mezza del mattino. Prevista nebbia, ma non c'è o è molto alta: la visibilità è buona. C'è traffico regolare ma sui tabelloni luminosi sono già annunciate code a tratti sul raccordo di Bologna. Dopo Modena l'autostrada è a quattro corsie ma il traffico non migliora, anzi le corsie sono quasi tutte occupate. Paradossalmente sono spesso più libere le prime due, la terza e la quarta quasi mai.


Dopo il bivio per Ancona e Padova faccio benzina, quando riparto c'è già la coda. Ho già fatto questo viaggio varie volte e decido di uscire per prendere la tangenziale che fiancheggia l'autostrada. Buona idea: qualche codina a tratti anche in tangenziale ma alla mia sinistra, sul raccordo a tre corsie per Padova e Ancona, sono tutti fermi. Rientro sulla Bologna-Padova e il traffico è scarso, ma nella carreggiata opposta verso Bologna sono tutti fermi in coda, una coda che continua per più di dieci Km.


Le quattro corsie della Modena-Bologna e le tre corsie del raccordo Bologna-Ancona sono state completate da poco e sono sempre intasate. Non c'erano incidenti, era solo l'effetto imbuto di un traffico da mattina di un giorno feriale qualsiasi. Ora io mi chiedo questo: che cosa succederà nei prossimi anni? Si realizzerà una quinta corsia sulla Modena-Bologna? E una quarta sul raccordo bolognese? e si dovrà fare la terza corsia sulla Padova-Bologna, almeno sul tratto finale? E poi, negli anni successivi? Bisognerà passare a sei corsie sulla MO-BO? a cinque sul raccordo? a quattro sulla PD-BO? e cosi via?


Mi ricordo di aver letto su La Repubblica del 16 Ottobre 2009, in un articolo di Vincenzo Foti ("Trasporto merci su rotaia, in Italia è in via di estinzione") che in "Italia appena il 9,9% dei prodotti viene caricato sui treni contro l'11,8% dell'Inghilterra, il 15,7% della Francia e il 21,4% della Germania. In Europa la media si aggira intorno al 17% [...] Mentre la quantità di merce movimentata sui binari sfiora a fatica il 10%, quella trasportata sui camion - che si avventura su autostrade tipo l'A3 Salerno-Reggio Calabria - supera il 60% (Conto nazionale dei Trasporti 2009). Stando invece allo studio di Eurostat i tir vincono addirittura al 90% [...] In Italia non si è fatto e non si fa nulla [...] La Francia ha invece intenzione di investire sulle merci per ferrovia, tanto che alcuni treni Tgv sono stati appositamente adibiti per garantire alle derrate stesse viaggi rapidi ed efficienti. Da noi il ministero dei Trasporti ha delegato tutto alle Ferrovie, per le quali però i treni merci rappresentano un buco nero [...]".


Ieri sera, Domenica 1 Novembre 2009, su RaiTre, nella trasmissione Report è stato dato un quadro esauriente della situazione generale del trasporto merci e di quello pendolare. Ora è del tutto evidente che solo investendo sul trasporto merci e sul trasporto regionale per i pendolari, rendendoli entrambi più sicuri, più efficienti, più vantaggiosi e più comodi, si può ridurre il traffico su gomma che costituisce un problema già enorme, ma destinato inoltre a peggiorare nel tempo, con tutti i problemi economici ed ecologici che questo comporta.