lunedì 3 novembre 2008

Il partito del cemento

Ecco un'ottima lettura, adatta anche a tanti fidentini fiduciosi nelle "magnifiche sorti e progressive" del nostro borgo. Ho appena iniziato a leggerlo ed è davvero istruttivo o, se si vuole, sconvolgente. Parla soprattutto del "sacco della Liguria", ma lo si potrebbe, temo, ambientare tranquillamente anche qui da noi.

Futuri obiettivi del partito del cemento?

C’è una zona di Fidenza su cui i costruttori locali hanno sicuramente puntato gli occhi. È quella raffigurata nella foto satellitare tratta da Google:




Avete già capito qual è?
Al centro di essa ci sono degli edifici storici che hanno un valore architettonico e urbanistico notevole. Non solo: sono strettamente legati alla storia della città e al ricordo di tante generazioni di borghigiani.
Avete già indovinato di cosa si tratta?
Ora ve li mostro in dettaglio nella prossima foto satellitare.




Li avete certamente individuati, vero?
Sono il vecchio oratorio don Bosco, chiuso da tempo, e il Cinema Cristallo, ancora attivo, fin quando resisterà al minacciato avvento di una multisala periferica. Il timore che su di essi possa abbattersi la furia devastatrice dei cementificatori non è per nulla infondato.
In quel cortile hanno svolto attività ricreative, culturali, sportive e religiose generazioni di ragazzi. Ci giocava anche la Fulgor, la prestigiosa squadra di pallacanestro borghigiana. Vi si svolgeva a giugno il Torneo dei bar, cui partecipavano anche star del basket di serie A. Quel cortile, ancora fin oltre la metà degli anni ’60, brulicava di vita ed echeggiava di suoni.
Il vecchio Cinema San Donnino, modernizzato e ribattezzato Cristallo verso la metà degli anni ’60, è l’ultima sala cinematografica sopravvissuta in una città di 25.000 abitanti. Se dovesse scomparire, Fidenza, nella presunta corsa alla modernizzazione, farebbe un passo indietro di quasi un secolo.
Chi può salvare il vecchio oratorio? Chi può impedire che il Cristallo lentamente muoia? Un’amministrazione illuminata? Imprenditori non interessati soltanto al profitto ma anche alla conservazione dell’identità storica della città? Associazioni di cittadini che si uniscono per salvare un pezzo della storia del Novecento e dell’attualità fidentina? Tutte queste realtà insieme, ammesso che esistano? Non lo so, ma di sicuro so che non vorrei vedere altre demolizioni e altre nuove palazzine più o meno signorili che sorgono dentro (e fuori) le mura del borgo medievale.